Dacia Maraini al Rutelli per parlare di Marianna Ucrìa

La scrittrice Dacia Maraini il 19 febbraio 2020 sarà ospite presso l’aula magna dell’istituto M.Rutelli, dove incontrerà gli alunni delle classi quinte di tutti gli indirizzi di studio ( Turismo- Geometra e Liceo scientifico). Il progetto Lettura avviato dall’inizio dell’anno scolastico ha avuto come tema conduttore “la violenza sulle Donne “ pertanto la scelta del libro “La lunga vita di Marianna Ucria” ha consentito di riflettere sull’attualità delle tematiche affrontate nel testo .

Ma chi è Dacia Maraini?

Dacia Maraini nasce a Fiesole (Firenze). La madre Topazia appartiene ad un’antica famiglia siciliana, gli Alliata di Salaparuta. Il padre, Fosco Maraini, per metà inglese e per metà fiorentino, è un grande etnologo ed è autore di numerosi libri sul Tibet e sull’Estremo Oriente. La famiglia Maraini si trasferisce in Giappone nel ‘38 poichè il padre porta avanti uno studio sugli Hainu, una popolazione in via di estinzione stanziata nell’Hokkaido. Nel ‘43 il governo giapponese, in base al patto d’alleanza cha ha stipulato con Italia e Germania, chiede ai coniugi Maraini di firmare l’adesione alla Repubblica di Salò. Poichè i due rifiutano, vengono internati nel campo di concentramento a Tokyo. Lì patiscono due anni di estrema fame e vengono liberati, soltanto a guerra finita.

Dopo la guerra il rientro in Sicilia

Rientrati in Italia, i Maraini si trasferiscono in Sicilia, presso i nonni materni, nella villa Valguarnera di Bagheria, dove le bambine cominciano gli studi. Qualche anno dopo la famiglia si divide: il padre va ad abitare a Roma, lasciando a Palermo sua moglie e le tre figlie che frequentano le scuole in città. Per Dacia sono gli anni della prima formazione letteraria, ma soprattutto del sogno di una fuga. Questa arriva soltanto al compimento del diciottesimo compleanno, con la decisione di andare a vivere a Roma con il padre.

A ventuno anni fonda, assieme con altri giovani, la rivista letteraria «Tempo di letteratura», e comincia a collaborare, con dei racconti, a riviste quali «Paragone», «Nuovi Argomenti», «Il Mondo».Nel 1962 pubblica il suo primo romanzo, La vacanza, cui seguono L’età del malessere (1963, ottiene il Premio Internazionale degli Editori “Formentor”) e A memoria (1967). Grazie all’interessamento di Nanni Balestrini, nel ’66 escono con il titolo Crudeltà all’aria aperta anche le sue poesie, che vengono recensite con molto favore da Guido Piovene. Da qui in avanti una vita fatta di successi letterari.

Marianna Ucrìa

La protagonista del romanzo Marianna è una persona speciale, perché diversa dalle sue coetanee con cui non può dialogare. E’ donna forte che reagisce con caparbietà al suo handicap e al suo triste destino di moglie per matrimonio combinato e di madre che piange la morte di uno dei suoi figli. Alla luce delle violenze che si consumano quotidianamente contro le donne, gli alunni dialogheranno con l’autrice, partendo dal testo, sulla meschinità e l’indifferenza di fronte al dramma di molte donne che, da sole combattono contro pregiudizi, prevaricazioni, soprusi e da sole riescono ad abbattere muri e ad impadronirsi della propria vita.

Informazioni su Antonella Di Liberto 6 Articoli
Docente di Italiano e appassionata di teatro. Insegna presso l'indirizzo Turismo del Rutelli.

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