Sono stati centinaia gli eventi in programma in tutto il mondo per l’UN Women in Science Day e sono stati numerosi anche gli appuntamenti in Italia. Uno in particolare ha lasciato il segno alle nostre studentesse del Rutelli dove venerdì 11 febbraio si sono trovate a Palazzo dei Normanni, presso la sala “Mattarella” per essere premiate.
In rappresentanza dei gruppi di lavoro coinvolti nell’evento, abbiamo intervistato le studentesse Mangano Serena (1A CAT-Geometra), Lo Porto Giada (1C Turismo), Palermo Giulia (1C Scientifico) e Aurora La Mantia (2B Scientifico).
Tanti altri studenti organizzati in gruppi di lavoro hanno partecipato al progetto di Astronomia coordinato dai docenti di scienze: Burgarella, Filippone, Giambalvo e Piraino.
Le donne del Progetto Astronomia
Destinatari del progetto circa 256 alunni del biennio dei tre indirizzi del Rutelli Geometra, Scientifico e Turismo. 11 le classi coinvolte coordinate nelle attività dalla prof.ssa Valeria Burgarella. Partners di progetto l’INAF di Palermo con referente la dott.ssa Sara Bonito. Gli obiettivi del progetto: far nascere un certo interesse verso le materie STEM e motivare i ragazzi verso una futura carriera in ambito scientifico.
La collaborazione tra il Rutelli e l’INAF per il coordinamento delle attività
A gennaio il primo incontro in videoconferenza tra gli esperti dell’INAF e gli studenti del Rutelli ha sancito la collaborazione per il progetto. Nell’ambito della giornata è stato svolto un seminario su esperienze di realtà aumentata e virtuale e sulle figure femminili nella Storia dell’Astronomia. Inoltre, si è parlato della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza.
A marzo si svolgeranno altre attività legate al progetto principalmente legate alle osservazioni astronomiche mediante telescopio per acquisire dati scientifici.
Progetto Astronomia e didattica al Rutelli
La realizzazione del progetto è stata resa possibile dal forte interesse per la didattica e la divulgazione scientifica del direttore dell’osservatorio Fabrizio Bocchino. Il Direttore si è dimostrato aperto al territorio e ha voluto creare un collegamento diretto tra scuola e l’osservatorio.
La dott.ssa Bonito è stata relatrice in congressi e conferenze internazionali. E’ attualmente a capo di un gruppo che si occupa dello studio dei fenomeni fisici legati agli oggetti stellari giovani. Questo studio applica un innovativo metodo interdisciplinare che combina osservazioni, modelli numerici, interpretazione di esperimenti laser di laboratorio e del gruppo sull’inclusione di una delle collaborazioni scientifiche del Vera C. Rubin Observatory LSST.
Donne e scienza. In cosa consiste la giornata internazionale istituita dalle Nazioni Unite?
Equità e inclusione: sono questi i cardini per rompere i pregiudizi e gli ostacoli all’origine del divario che ancora esiste nel mondo della ricerca. Superare il divario è l’obiettivo che sette anni fa ha portato l’Onu a istituire l’11 febbraio la Giornata Mondiale delle donne e delle ragazze nella scienza. E’ altrettanto importante superare i condizionamenti sociali che ancora allontanano tante ragazze dagli studi scientifici.
Sebbene stia progressivamente aumentando il numero delle ricercatrici, oggi come nel 2015 la parità di genere nel mondo della ricerca resta un obiettivo. Ancora oggi, rileva l’Onu, sono il 33,3% dei ricercatori e sono presenti solo per il 12% nelle Accademie scientifiche. E’ una disparità che si prospetta anche nel futuro, considerando quanto poco le donne siano rappresentare in settori emergenti. Per esempio, nell’intelligenza artificiale un professionista su cinque (22%) è una donna. Sono ancora poche le donne che si laureano in ingegneria ( 28%) e in informatica (40%). E’ un problema diffuso anche in Italia, dove solo il 16% delle ragazze si laurea in facoltà scientifiche contro il 37% dei ragazzi.
Il parere delle nostre studentesse e le emozioni provate.
Aurora la Mantia, ha avuto un giorno carico di emozioni e soprattutto motivato dal fatto che avere incontrato donne brillanti che non solo hanno parlato di quanto le donne restano poco considerate, nonostante i tempi siano cambiati, ma che hanno anche raccontato piccoli pezzi della loro storia, è stato fonte di ispirazione per non arrendersi mai e che niente è impossibile per raggiungere gli obiettivi.
Serena Mangano ha svolto un’esperienza fantastica, entusiasmante, ben organizzata, soprattutto il programma che ha previsto l’intervento di alcune dottoresse dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) Osservatorio Astronomico di Palermo
Giada Lo Porto, ha evidenziato l’importanza dell’evento sia dal punto di vista didattico che personale, in quanto ha avuto modo di approfondire l’argomento trattato, oltre che avere avuto l’opportunità di esporlo alla presenza di tante persone.
Giulia Palermo è rimasta affascinata dall’aver incontrato donne specializzate in astrofisica, chimica e in generale scienziate che hanno divulgato ai presenti la loro esperienza nell’ambito scientifico con argomentazioni interessanti e che hanno saputo catturare l’attenzione.
Donne e Scienza, l’organizzazione della giornata a Palazzo dei Normanni
L’evento di giorno 11 febbraio ha visto partecipi studentesse, scienziate e professioniste affermate in ambito accademico, docenti e rappresentanti di enti e associazioni interessate alla manifestazione. I nostri studenti sono andati con i loro lavori, i cui progetti sono stati scelti da un’apposita commissione. In quella sede e davanti alla platea, le nostre studentesse hanno presentato i loro lavori realizzati anche grazie alla collaborazione dei compagni di classe.
I lavori presentati
Da Mae Jemison, la prima donna afroamericana ad andare nello spazio, a Katherine Johnson e Rosalind Franklin; da Newton ripensato in chiave femminile, fino ad arrivare a Fabiola Gianotti, l’attuale direttrice del CERN di Ginevra. Sono stati questi le grandi menti del presente e del passato che hanno influenzato l’ingegno delle nostre studentesse. Il loro lavoro alla fine è stato premiato alla presenza del pubblico partecipante all’evento.
Giovani scienziate, ricercatrici, ragazze che si mettono e si sono messe in gioco con un obiettivo ben preciso in testa: cambiare il Mondo. Non solo le promesse della scienza italiana, ma anche rappresentanti del mondo scientifico internazionale che rappresentano un punto di riferimento per le nostre giovani studentesse.
L’invito ai nostri studenti
Concludendo possiamo dire che oggi, in questo momento storico, fare discipline tecnologiche che hanno a che fare con la scienza, significa veramente avere l’opportunità di inventare un mondo nuovo. Le donne sono grandissime creative, hanno una grande capacità di coniugare la voglia di fare bene con la voglia di fare del bene. Quindi se c’è un momento in cui c’è bisogno delle ragazze al tavolo delle dinamiche sociali, tecnologiche ed economiche, il momento è adesso.
Rivolgiamo ai nostri studenti l’invito a non avere paura di sentirsi soli, perché non è vero. Potete essere in tanti ma l’importante è esserci. Occorre avere la possibilità di studiare bene e in modo innovativo, in un ambiente stimolante perchè la tecnologia e in generale la scienza sono cose straordinarie.
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