ISLANDS e l’impatto dello sviluppo urbano sull’ecosistema delle fasce costiere

Islands è il primo progetto del Rutelli nell’ambito dell’azione chiave KA2 del programma 2021-2027. Come progetto si è classificato nella rosa dei 24 progetti approvati su 247 candidature ricevute a livello nazionale dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire e, trai primi 8 con il punteggio di 100/100. Noi del Rutelli non possiamo che essere fieri e felici di rappresentare la Sicilia nell’ambito del programma Erasmus+ per questa tipologia di progetti.

Islands è uno di quei progetti che servirà principalmente per la promozione dell’Istituto nell’ambito di una dimensione europea quale presupposto per la cooperazione internazionale grazie all’attivazione di nuovi partenariati strategici sui principali temi del nuovo programma 2021-2027 che in questo caso è l’ambiente. Inoltre, il progetto contribuirà a implementare le attività trasversali all’interno della normale programmazione didattica annuale sui quattro indirizzi del Rutelli.

Islands in dettaglio

Come tutti i progetti Erasmus, Islands (Improving Seaside Landscape And ecologic Networking
Development System) nasce con il presupposto di mettere l’ambiente sotto i riflettori per 4 precise ragioni:

  • sensibilizzare i nostri studenti alle problematiche connesse nel rapporto uomo/natura nell’ambito delle fasce costiere e del loro ecosistema;
  • educare al sano comportamento conoscendo gli attori in gioco e le dinamiche che insorgono all’interno del sistema citato;
  • ideare, mettere in moto la nostra mente per trovare delle soluzioni là dove questo rapporto crea conflittualità;
  • fare rete con gli attori presenti sul territorio e che operano in questo settore.

Islands è in partenariato con tre istituti. La Escola Secundária Vitorino Nemésio a Praia da Vitòria nelle isole Azorre; il St Ignatius College Girls a Qormi nell’isola di Malta, e il Colegio Santo Tomás de Aquino – Liceo Santa Teresa de Jesús a Inca nelle isole Baleari. Tutti gli istituti coinvolti nel progetto di ricerca hanno in comune, oltre al fatto di essere collocati all’interno di contesti insulari, lo sviluppo urbanistico come elemento esogeno conflittuale con l’ecosistema locale costiero.

Il progetto è strutturato in 4 moduli di ricerca:

  • Identificazione e analisi delle infrastrutture verdi e dei servizi ecosistemici dell’area costiera identificata per la ricerca;
  • progettazione di azioni atte a, implementare, proteggere e preservare sia le infrastrutture che i servizi esistenti;
  • ricerca di nuovi modelli di sostenibilità ambientale da attuare nell’ambito dei servizi ecosistemici;
  • capacity building di nuovi servizi ecosistemici prettamente legati all’ecosistema ambientale delle fasce costiere individuate.

I moduli sono pensati, strutturati e organizzati per essere integrati nel curriculum di ciascun istituto che partecipa al progetto.

I servizi ecosistemici di riferimento

Islands è principalemente un esercizio progettuale a scopo didattico basato sugli stessi principi di LOCALS ma incentrato sull’ambiente marino costiero e nel suo rapporto con la fascia costiera. Senza entrare nel merito dell’attività progettuale, oramai è di comune dominio che le pressioni antropiche sulle risorse costiere-marine siano spesso troppo elevate e, soprattutto, ormai dislocate principalmente su isole e fasce territoriale di enorme pregio naturalistico, a causa della domanda di turismo e attività ricreative sempre crescente.

Il Turismo inquina!! Non a caso oggi parliamo di overturism, ma anche di turismo sostenibile od ecosostenibile. Oltre al turismo, possiamo considerare inquinante tutti quei processi di trasformazione non controllata dell’uso dei suoli e delle acque (in questo caso marine) dovuti alla crescente azione antropica giustificata per fattori produttivi e/o demografici. L’inquinamento provoca la perdita di biodiversità e tale perdita influenza i servizi ecosistemici forniti appunto dalla stessa. Ma quali sono questi servizi?

Possono essere suddivisi in 4 categorie: Approvvigionamento (ovvero i servizi che determinano prodotti), Regolazione (i servizi di mitigazione forniti dai processi fisici e biologici che si attuano insitamente all’ecosistema), Cultura (i servizi che l’ecosistema fornisce nella sfera valoriale estetica e socio-culturale), e Supporto (i servizi che l’ecosistema, grazie al suo corretto funzionamento, determina, e che, a loro volta, generano i servizi elencati nelle categorie precedentemente descritte).

Islands oltre a lavorare sullo stato di fatto delle fasce costiere interessate come approccio conoscitivo consistente nella catalogazione e mappatura degli ecosistemi di pregio esistenti e dei servizi da loro offerti, esplorerà la dimensione istituzionale esistente per poi procedere alla pianificazione delle azioni da mettere in atto per mitigare gli impatti e determinare appunto strategie volte a migliorare le condizioni attuali, proteggere e potenziare per avere una risposta migliore, in termini di servizi, rispetto a quella attuale.

Le finalità del progetto

L’obiettivo è quello di promuovere nei giovani una mentalità di sviluppo consapevole del territorio a partire da contesti di vita e di relazione in cui vivono, dall’ambiente scolastico fino alla città ed al mondo intero, cogliendo e sintetizzando al meglio i legami tra uomo, ambiente, risorse e inquinamenti. L’educazione ambientale incoraggia l’apprendimento delle competenze che aiutano a comprendere i limiti delle basi naturali necessarie alla vita. Inoltre, in quanto parte integrante della società, contribuisce a plasmare l’ambiente naturale e la società in maniera lungimirante, solidale e responsabile.

Introdurre negli ambienti scolastici progetti di educazione ambientale suddivisi per età e competenze è importante, perché permette di tradurre concetti scientifici complessi in un linguaggio più accessibile, e innescare un cambiamento positivo. Questo cambiamento deve passare necessariamente per la scuola che deve essere un “incubatore di pensiero” volto alla conoscenza dell’ambiente prima di tutto, poi alla tutela e alla sua conservazione.

Ridurre il consumo di acqua, usare meno l’automobile, non sprecare energia elettrica, e così via, sono questi concetti astratti che non troveranno mai una loro concreta applicazione se non parliamo prima con i nostri studenti di funzionamenti e dinamiche del nostro ecosistema, ecco perchè prima dell’agire è opportuno conoscere. La scuola in tutto questo ha un ruolo fondamentale che è quello di non legare i nostri giovani a slogan preconfezionati dai media, bensì quello di formare i cittadini di domani come individui a “partecipazione attiva”, consapevoli e soprattutto responsabili.

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