“Animali fantastici e dove trovarli?” A Palermo!

Un viaggio introspettivo allo scoperta delle sculture bizzarre e grottesche che arricchiscono il nostro smisurato scenario urbano.

mascheroni

Animali fantastici a Palermo si trovano.

Newt Scamander in “Fantastic beasts and where to find them”, viaggiando in giro per il mondo, cattura ben settantacinque specie di creature fantastiche per salvarle dall’estinzione. Non ci risulta che durante i suoi viaggi l’avventuroso mago sia mai giunto in Sicilia. Se lo avesse fatto, si sarebbe fermato a Palermo, dove di creature fantastiche ce ne sono tantissime. Lo hanno scoperto Davide ed Emanuele, i due maghetti dell’ISS Rutelli di Palermo. Studenti che fanno magie con mouse e tastiera più che con la bacchetta. Incuriositi dal tema di Educarnival 2020, i ragazzi hanno sguinzagliato in città i compagni della terza Bls alla ricerca di animali fantastici.

In giro per Palermo alla ricerca di animali fantastici

Una folta popolazione di draghi è stata avvistata a Palermo, ma ci sono anche sfingi e arpìe, idre, grifoni, sirene e ogni specie di altre strane creature. Esse si nascondono nei musei, tra i fregi delle facciate barocche e gli zampilli delle fontane e ci osservano mentre passiamo per le vie del centro, ignari e distratti. I ragazzi li hanno avvistati e catturati con i loro cellulari. Grazie al sito a cui stanno lavorando, fra pochi mesi tutti noi sapremo dove sono queste magiche creature e potremo vederle. La passione per gli animali fantastici dilaga al Rutelli. Infatti, nel laboratorio H si lavora ad un progetto magico dove giovani “specialissimi” studiano pozioni e costruiscono marchingegni per farli rivivere.

Cosa faranno mai al Rutelli di artistico?

Tra cartapesta e colla, manine sporche e musetti colorati, prendono forma bestiole improbabilmente fantastiche che circondano una donna-serpente della tradizione siciliana. È in lavorazione la drammatizzazione della leggenda sulla “biddrina” e si sta realizzando un costume che sfilerà al corteo carnevalesco, corredato da tavole illustrate e altri manufatti. Alunni normodotati e ragazzi “speciali” lavorano a stretto contatto con professori, insegnanti di sostegno, assistenti per l’autonomia e igienico sanitari. Tutti all’unisono per un progetto Educarnival, che a Febbraio 2020 dimostrerà che l’inclusione è possibile e si impara a scuola.

Commenta per primo

Lascia un commento