CNR e Rutelli, incontro di coordinamento per il progetto Erasmus Digital Entrepreneurship – Innovative Teacher Training

Si è svolto questa mattina presso la Biblioteca del Rutelli, l’incontro di coordinamento tra i rappresentanti del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR)- Istituto di tecnologie Didattiche e il gruppo di lavoro dei docenti del Rutelli per il progetto Erasmus “Digital Entrepreneurship-Innovative Teacher Training“. Il progetto rientra tra quelli sostenuti dalla scuola per gli anni scolastici 2019-2021.

Il CNR, il Progetto e la Ricerca

Il gruppo di lavoro del Rutelli è formato da docenti provenienti dai tre indirizzi: Costruzioni Ambiente e Territorio (Ex Ist. Tecnico per Geometri), Liceo Scientifico e Turismo. Il gruppo costituito dai docenti: R. Magno, L. Bonura, M. La Mantia, C. Pollari, L. Di Giorgi, L. Pirrello e M. Muscato, sotto il coordinamento della Dirigente, la prof.ssa Giovanna Ferrari, coadiuvata dal prof. Venturella Salvatore hanno dato il benvenuto ai tecnici del CNR, i dottori: Valentina Dal Grande, Simona Ottaviano e Dario La Guardia. Il progetto è svolto in partenariato con la Camera di Commercio di Linares in Spagna e altri enti privati con sede in Austria, Polonia e Spagna.

L’obiettivo dell’incontro è stata la programmazione della linea di ricerca “O1” legata allo “studio del profilo di nuove professionalità da impiegare nell’ambito della didattica per lo sviluppo delle competenze imprenditoriali nei settori emergenti come il digitale“.

La ricerca con il CNR si spingerà in un settore innovativo per la scuola italiana e troverà ampio spazio di confronto e dibattito con le realtà europee presenti all’interno del progetto.

Dalla riforma Moratti all’attuale situazione passando per la Gelmini

Ripercorrendo con i tecnici del CNR la storia delle ultime riforme sulla scuola, non certo poco nota è la collaborazione tra scuola e lavoro. Essa ha acquisito nel corso del 2015 due nuovi importanti riferimenti normativi. Tutti sviluppano e attualizzano precedenti interventi e in particolare, per quanto riguarda la scuola, il decreto legislativo n. 77 del 2005 sull’Alternanza Scuola Lavoro, attuativo della riforma Moratti (legge n. 53/2003). Parlando di imprenditoria, le varie riforme scolastiche avviate dopo il DLgs n.77/2005 non hanno mai guardato all’aspetto imprenditoriale. Le riforme hanno guardato principalmente alla componente strutturale, specificamente finalizzata a “incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti” (legge 107/2015).

Con la Riforma Gelmini e il riordino delle scuole pubbliche, il mondo scolastico e quello lavorativo furono messi in stretto contatto. Il tutto avvenne offrendo la possibilità agli studenti di fare stage o tirocini, per introdurli al mondo del lavoro, ma non all’imprenditoria.

L’impresa formativa simulata

Solo nell’ultimo decennio s’è parlato di Impresa Formativa Simulata, ma in modo molto sterile e quasi sempre poco identificato e regolamentato se non nella struttura e al libero arbitrio delle scuole. Parlando dell’impresa formativa simulata (IFS), un’attività che consente ai ragazzi e alle ragazze di vivere “virtualmente” un’esperienza imprenditoriale, gli studenti venivano seguiti nel proprio percorso da un’azienda reale (azienda tutor o madrina) che assumevano come modello di riferimento in ogni fase di sviluppo della propria idea.

La simulazione toccava diverse competenze trasversali, dalle basilari alle più evolute come quelle digitali. Si andava dalla redazione dei programmi per la messa a punto di budget economico-finanziario alle presentazioni. I casi ben organizzati, in antitesi a quelli che utilizzavano l’IFS come ripiego, qual ora la scuola non era in grado di sostenere i propri studenti presso aziende reali, effettivamente portarono lo studente verso una dimensione del mercato, a valorizzando lo spirito dell’auto-impresa e intercettando competenze digitali utili per i nuovi mercati. Tra questi l’eCommerce Manager o il Web Designer. Queste figure utilizzano il digitale e le tecnologie informatiche per presidiare e sviluppare all’interno di un’impresa nuove aree di business.

L’altra faccia della medaglia

Se da un lato l’IFS cerca di innescare la cultura d’impresa tra gli studenti, dall’altro lato non c’è stata un’adeguata formazione del personale scolastico. Figuriamoci l’individuazione di una figura avente competenze e abilità tali da garantire in modo stabile l’applicazione dell’IFS all’interno della scuola. La simulazione di impresa nasce all’inizio degli anni ’80 nei paesi del nord Europa (Gran Bretagna, Germania, Irlanda). Questo avvenne all’interno di alcuni curricoli scolastici e in singole piccole aziende. In Italia arrivò alla fine degli anni ’80 e i primi anni ’90, ma solo negli Istituti Commerciali. Il tutto serviva a migliorare l’insegnamento delle discipline giuridico-economiche. L’applicabilità della IFS al di fuori dall’indirizzo giuridico-economico era pressochè impensabile in quanto mancavano le competenze all’interno del corpo docenti. A questo sommiamo il carattere puramente discrezionale che ogni scuola, a partire dagli anni ’90, ebbe nell’applicazione di tale forma di ASL.

La situazione odierna con la legge 107/2015

Questa discrezionalità è tutt’ora vigente con la Guida Operativa del MIUR. Qui, le sei fasi previste rimangono comunque un’ipotesi di sviluppo del lavoro e non uno schema obbligatorio. Inoltre, esse vanno comunque sempre adattate al percorso di studi in cui viene proposta l’iniziativa. Per la funzione di tutor interno, può essere utilizzato un docente dotato delle necessarie competenze, all’interno dell’organico dell’autonomia (art. 1 c.63) L’articolo recita che le istituzioni scolastiche perseguono le finalita’ previste dalla legge e l’attuazione di funzioni organizzative e di coordinamento attraverso l’organico dell’autonomia costituito dai posti comuni, per il sostegno e per il potenziamento dell’offerta formativa.

Lasciando al libero arbitrio l’interpretazione strutturale di quanto riportato, oltre la genericità delle figure coinvolte, il progetto del team Italiano si inserisce all’interno di questo gap. Augurando a tutti buon lavoro, aggiorneremo lo stato di sviluppo del progetto dopo l’incontro di Praga che avverrà il prossimo mese di Marzo.

Informazioni su Salvo Venturella 19 Articoli
Docente di Progettazione Costruzioni e Impianti, Topografia e Geomatica, Scienze e Tecnologie Applicate dell'indirizzo Costruzioni Ambiente e Territorio del Rutelli. Inoltre, è Direttore del Laboratorio di Costruzioni e Tecnologia dei materiali e Project Manager Erasmus+ dell'Istituto di cui è referente.

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