Local Solutions for Global Challenges chiude. Il progetto Erasmus del Rutelli e i risultati raggiunti.

Che LOCAL sarebbe stato un successo fin dal suo esordio ne eravamo certi. Ma non fino a questo punto nonostante una pandemia e diversi lockdown. Il 2019 si apre al Rutelli all’insegna dei progetti Erasmus e all’educazione all’imprenditorialità. Il tema del progetto Erasmus LOCAL è come “fare impresa” approcciandosi all’internazionalizzazione dei prodotti locali, alla globalizzazione e alla glocalizzazione. Studenti, docenti e imprenditori chiamati a lavorare insieme per sviluppare le tematiche del progetto, oltre essere protagonisti di una sperimentazione didattica legata all’imprenditorialità.

Non è un caso che nei tre anni successivi all’approvazione del progetto, il Rutelli in qualità di scuola capofila, ha messo in campo una didattica imprenditoriale partecipata da imprenditori e stakeholders che a vario titolo hanno mostrato interesse per LOCAL e altri due progetti legati alla stessa CALL2019: Developing Entrepreneurial skills while at school e Digital Entrepreneurship – Innovative Teacher Training.

Con LOCAL e le sue attività laboratoriali non solo abbiamo arricchito l’offerta didattica dell’Istituto ma anche la cooperazione con le aziende locali e il territorio in termini di partnership che è sempre stato alla base di qualsiasi iniziativa avviata nell’ambito del progetto. Ma vediamo il progetto nei dettagli.

Le scuole coinvolte e le mobilità in ambito europeo

I docenti e gli studenti provenienti dai paesi partners hanno avuto modo di incontrarsi fisicamente nelle mobilità programmate in due anni di attività. La pandemia ha fatto la sua parte influenzando il programma in modo considerevole e facendolo allungare con un terzo anno aggiuntivo.

Molte delle attività previste in presenza e trasformate per cause di forza maggiore in attività virtuali che ha visto l’uso massiccio di teleconferenze e attività online denaturando alcune finalità delle iniziative progettate.

Tuttavia, i cinque istituti partner del Rutelli (Colegiul Energetic di Ramnicu Valcea in Romania, il Vilniaus Pranciskaus Skorinos gimnazija in Lituania, il Colegio Santo Tomás de Aquino – Liceo Santa Teresa de Jesús di Inca in Spagna, il FORAVE in Portogallo, il I° Liceum Ogolnoksztalcace Krola Kazimierza Wielkiego a Brzozowie in Polonia) hanno dovuto adeguarsi insieme al nostro Istituto e portare avanti il progetto seguendo le esigenze sanitarie che nel frattempo imperavano su tutte le attività didattiche.

Hanno fatto da cornice al progetto oltre agli incontri online, le interviste a imprenditori e politici, le attività laboratoriali e didattiche per fare impresa. La prima mobilità svolta a novembre 2019 a Palermo, vide i docenti del partenariato coinvolti in workshop e visite presso attività imprenditoriali locali. Citiamo Le Ceramiche di Bisanzio dei Fratelli Ferraro e l’Antico Biscottificio Modica a Monreale e l’atelier Sicilian Bags di Gisella Mandalà a Palermo. Inoltre, il gruppo di viaggiatori ha visitato l’azienda Fiasconaro a Castelbuono e le attività artigianali poste nel centro storico di Cefalù.

L’esperienza sul campo è servita per dar vita a un dialogo con gli imprenditori focalizzato principalmente sul come fare impresa e soprattutto, come condurla. Gli argomenti più richiesti e dibattuti riguardarono la comunicazione e il marketing come elementi strategici per promuovere i prodotti. Dopo la tappa palermitana, si viaggiò a gennaio 2020 per Ramnicu Valcea in Romania. Dopo i vari lockdown e una riorganizzazione dell’agenda di progetto, fu la volta di Vilnius in Lituania, Lousado in Portogallo, Brzozow in Polonia e ultima tappa Inca nelle Isole Baleari.

La caratteristica di ciascuna mobilità, indipendentemente dai ritardi causati dalla pandemia, è che tutte le attività furono svolte nell’ambito della didattica partecipativa, dando la possibilità ai nostri ragazzi di crescere in un contesto dinamico e stimolante con ricadute non solo sull’aspetto professionale, ma anche sul piano umano. Questa è l’essenza dell’Erasmus.

I numeri di Local

Il progetto, nonostante le enormi difficoltà legate alla pandemia, ha prodotto in tre anni di attività i seguenti risultati che tradotti in numeri sono:

  • 350 persone coinvolte tra studenti e docenti nell’ambito del partenariato;
  • 6 mobilità di progetto e 18 workshop tematici organizzati nell’ambito delle stesse mobilità;
  • 42 aziende coinvolte nelle attività di e@Lab per la progettazione d’impresa;
  • 10 enti coinvolti quali banche, camere di commercio, fondazioni, associazioni, agenzie governative e municipalità, tra cui quella di Palermo;
  • più di 60 ore in attività di formazione nell’ambito del Cross Regional Thematic Network (C.Re.T.Net);
  • 12 aziende virtuali progettate volte all’internazionalizzazione dei prodotti locali;
  • il portale eCommerce del progetto per mettere in comunicazione le aziende con i possibile clienti;
  • Interviste e due docufilm sulla globalizzazione prodotti dagli studenti del progetto;
  • “Djous” la fiera a Inca organizzata come EXPO e quindi momento di conoscenza e commercializzazione dei prodotti che ha coinvolto circa 950 persone tra visitatori, scolaresche e delegazioni politiche.
  • 13 online magazines con interviste e ricerche svolte nei tre anni di progetto.

Le aziende virtuali create dagli studenti

Dodici sono le aziende virtuali progettate dagli studenti nell’ambito di e@Lab avvalendosi delle esperienze maturate nell’ambito dell’imprenditoria locale. Alla base dell’iter progettuale l’approccio metodico al design di un’idea imprenditoriale partendo dall’analisi di mercato e dal territorio in cui si vuole operare. Valutando la domanda e analizzando l’offerta, i ragazzi di LOCAL svilupparono l’idea che in linea di massima rispondeva alle esigenze dei territori per l’internazionalizzazione delle eccellenze locali.

L’idea alla base dell’attività didattica fu quella di pensare ad aziende con un set di prodotti per il mercato spagnolo in vista dell’EXPO di Inca.

Ed ecco Sicilian Potteries dove lo stile siciliano imprigiona le tendenze e raffigurazioni spagnole; Sicilian Goodness che riunisce i prodotti locali a Km0 in un consorzio d’imprese per creare sotto un unico brand confetture, guarnizioni e conserve. Seguono: Stravaganti, Custom Glass, Romtrade che tratta il miele locale e lo internazionalizza, Proziakarnia e Land of Flowers per l’internazionalizzazione dei prodotti polacchi, e così le atre imprese virtuali ideate.

Il processo per la creazione d’impresa ha intaccato anche la sfera delle strategie di comunicazione e del marketing. Gli studenti disegnarono i loghi, le brochure, i poster per pubblicizzare le aziende e si dedicarono anche ai contenuti digitali per il portale e-commerce.

L’eredità di LOCAL

Sviluppare e promuovere la cosiddetta educazione all’imprenditorialità vuol significare avviare i giovani a divenire imprenditori commerciali e sociali, innovatori e portatori di valori culturali. L’educazione all’imprenditorialità è essenziale per lo sviluppo di una cultura all’imprenditorialità viva e capace di catturare le peculiarità di una comunità. Queste devono essere trasformate in motori di sviluppo sociale con una ricaduta economica sul territorio in modo equilibrata e sostenibile.

LOCAL racchiude in se la responsabilità di sviluppare politiche di formazione all’imprenditorialità intelligente che non sfrutta le risorse ma le valorizza coinvolgendo il territorio. L’approccio europeo del progetto in seno al programma Erasmus+ ha contribuito inoltre a garantire lo scambio delle esperienze svolte in simili contesti progettuali.

LOCAL, così come altre attività del Rutelli nell’ambito dell’imprenditorialità, avvia un percorso incentrato sulla partnership e al coinvolgimento di stakeholders interessati a queste iniziative provenienti dal mondo della scuola. L’eredità del progetto non può che essere che l’approccio didattico verso gli studenti. Un approccio che utilizza strumenti per pensare in modo creativo, risolvere problemi in modo efficace, analizzare obiettivamente un’idea imprenditoriale e quindi comunicarla al mercato economico, sociale e culturale.

La strategia usata

LOCAL non ha coinvolto una specifica materia scolastica, ma ha applicato un metodo legato all’apprendimento esperienziale e al lavoro. In modo “leonardesco” i docenti coinvolti hanno messo in moto le menti, non fornendo risposte agli studenti, ma aiutandoli a condurre ricerche, a porsi le giuste domande e a reperire le risposte migliori alle loro esigenze.

Non è tanto l’essere professionali come se fosse un lavoro richiesto a specialisti, quanto immergere gli studenti in tematiche specialistiche ma affrontate in modo semplice, sistematico e pratico.

Il messaggio è che occorre sempre di più incentivare i nostri studenti e noi stessi a essere soggetti attivi, che puntano alla creatività, all’innovazione e alla valorizzazione delle cose. E’ importante esserlo per divenire un giorno noi stessi creatori di “valore”.

Conclusioni

L’esperienza di LOCAL può essere riassunta come una sfida rivolta al futuro della didattica sempre più imprigionata dall’automazione dei programmi scolastici. LOCAL identifica lo spirito libero di una classe di docenti non “esperti” (ndr) ma “curiosi” con la passione e la voglia del fare. Il progetto dopo il suo “deadline” del 31 agosto non chiuderà i battenti ma continuerà con CReTNet la sfida per sviluppare nuove idee sull’argomento.

Nel ringraziare tutti i docenti del Rutelli che a vario titolo hanno collaborato al progetto, non possiamo non citare il prof. Venturella Salvatore in qualità di ideatore, progettista e coordinatore europeo di LOCAL, delle professoresse Loredana Di Giorgio e Chantal Pollari Ballotta che hanno collaborato al progetto. Ringraziamo i coordinatori locali: Ana Maria Udrescu (Romania), Teresa Lessa Santos (Portogallo), Armen Barsaiman (Lituania), Mariona Canoves (Spagna) e Monika Szczepek (Polonia). Non per ultimi, un caloroso ringraziamento al Dirigente Scolastico del Rutelli, la prof.ssa Giovanna Ferrari, al DSGA Luisa Lo Brutto e al sig. Lucio Rizzo dell’Ufficio Gare e Acquisti del Rutelli per il prezioso supporto offerto nell’ambito del coordinamento al progetto.

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